Palazzo Pamphilj

Piazza Navona 14. (Apri Mappa)
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Descrizione

Voluto da Giovanni Battista Pamphilj, che nel 1644 era divenuto papa con il nome di Innocenzo X (1644-1655), per unificare in un unico edificio le diverse proprietà preesistenti su piazza Pasquino, il palazzo fu edificato su progetto di Girolamo Rinaldi (1570-1655). 

La sua costruzione procedette di pari passo con la sistemazione di piazza Navona e l’innalzamento della chiesa di Sant'Agnese. Nei dieci anni del suo pontificato, Innocenzo X e la sua famiglia accumularono ingenti ricchezze. In questo si distinse particolarmente Donna Olimpia Maidalchini, cognata e consigliera del papa che fu bersaglio di diverse “pasquinate”. 

La celebre statua parlante, collocata proprio dietro il Palazzo, la soprannominò in latino "Olim pia" ("un tempo virtuosa"). Nel ‘700 i Pamphilj si estinsero nei Doria e dopo alterne vicende che videro il Palazzo trasformato anche in pensionato, nel1920 passò allo Stato Brasiliano che nel 1960 lo acquistò e vi collocò la propria Ambasciata. 

Il grandioso Palazzo presenta all'interno sale affrescate da diversi artisti del XVII sec. come Pietro da Cortona, Agostino Tassi, Giacinto Brandi ed altri. Si segnalano il Salone Palestrina, utilizzato per feste e concerti, e la splendida Galleria progettata dal Borromini e decorata da Pietro da Cortona con scene della vita di Enea. I recenti restauri hanno riportato la facciata al colore celestino pastello che aveva nel ‘700.