Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia (Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari)

Piazza Guglielmo Marconi 8. (Apri Mappa)
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Descrizione

Costituitosi intorno al nucleo della raccolta di Lamberto Doria, fu arricchito con gli oggetti arrivati da tutta Italia a Roma nel 1911 per la Mostra di Etnografia Italiana, nell’ambito delle celebrazioni per il Cinquantenario dell'Unità d'Italia.

Dal 1956 ha sede nell’edificio progettato nel 1938 dagli architetti Castellazzi, Morresi, Vitellozzi. La struttura presenta una ricca decorazione musiva, realizzata all’esterno da Enrico Prampolini e all’interno dagli artisti Amato, Barillà, Barrera, Bertoletti, Cascella, Cavalli, Colao, Guberti, Varagnolo.

Il Museo conserva oltre centomila testimonianze della cultura tradizionale italiana, dal XVI al XX secolo. Si tratta di circa 700 costumi regionali; oltre 4 mila gioielli ed amuleti di oreficeria tradizionale; più di 6 mila manufatti lignei tra strumenti di lavoro e artigianato popolare; circa 5 mila ceramiche, in prevalenza siciliane; pitture su vetro altoatesine e siciliane; insegne e attrezzature di venditori ambulanti; una ricca collezione di corni e zucche incise di varia provenienza; diversi presepi italiani, come quello napoletano del '700; oltre 9 mila stampe e disegni.

Una vasta raccolta quindi, raggruppata per settori tematici: la casa, l’abbigliamento, il lavoro, il trasporto, il ciclo della vita umana e dell’anno con le cerimonie, la religiosità popolare, le feste di piazza e gli strumenti musicali tradizionali. La collezione è affiancata da una ricca documentazione audiovisiva, fotografica e sonora.