Fontana della Dea Roma di Piazza del Campidoglio

Piazza del Campidoglio. (Apri Mappa)
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Descrizione

La fontana orna la facciata del Palazzo Senatorio, lo storico palazzo sorto sui resti del tabularium (I secolo a.C.) e punto di convergenza della mirabile piazza disegnata da Michelangelo, circoscritta a destra dal Palazzo dei Conservatori e a sinistra dal Palazzo Nuovo. Unico elemento michelangiolesco del palazzo è costituito dalla monumentale scala, ingresso all’aula senatoria, eseguita tra il 1547 e il 1554. 

La facciata esterna è ornata da una altissima nicchia centrale (m 5,30 di altezza) con, ai lati, coppie di paraste. Nel progetto originario la nicchia doveva essere occupata da un Giove, poi sostituito da una poderosa statua di Minerva in piedi che si trovava collocata, al tempo di Paolo III Farnese (1534-1549) nel cortile di Palazzo dei Conservatori. Nel 1588, in seguito alla conduzione dell’Acqua Felice sul colle capitolino, fu affidato l’incarico di costruire una fontana a Matteo di Bartolo di Città di Castello il quale disegnò una fontana con due vasche sovrapposte di marmo greco addossata alla scala. 

Nel 1593, al tempo di Clemente VIII Aldobrandini (1592-1605) fu collocata all’interno della nicchia una statua in porfido raffigurante Minerva seduta, di epoca domizianea, poi trasformata in Dea Roma. Di piccole dimensioni e sorretta da triplice basamento, la statua era fiancheggiata da una coppia di barbari, probabilmente di stucco, che nel 1720 vennero sistemati nel cortile del Palazzo dei Conservatori. 

Ai lati della nicchia, nelle specchiature della scala, Michelangelo sistemò nel 1543 due colossali statue di fiumi (lunghezza m 4,50), realizzate nel II secolo d.C. e provenienti dalle terme di Costantino sul Quirinale. A sinistra è raffigurato il Nilo accompagnato da una cornucopia, simbolo di fertilità, e da una sfinge. A destra, il Tevere è affiancato da una tigre, in seguito trasformata in lupa, e dai due gemelli. Quest’ultima statua originariamente rappresentava il Tigri e solo nel ‘500 furono aggiunti gli attributi caratteristici delle raffigurazioni del fiume Tevere.