Complesso del Foro Italico

Piazza Lauro De Bosis. (Apri Mappa)
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Descrizione

Situato alle pendici di Monte Mario, il complesso fu ideato dall’architetto Del Debbio e iniziato alla fine degli anni venti. 

Oltre allo Stadio dei Marmi con 60 statue di atleti donate dalle province italiane, l'area presenta anche lo Stadio Olimpico, lo Stadio del Tennis e lo Stadio del Nuoto. 

Le prime opere del complesso architettonico furono inaugurate il 4 novembre 1932: l'Accademia fascista maschile di educazione fisica, il Monolito, lo Stadio dei Marmi e lo Stadio dei Cipressi (poi Stadio dei centomila e odierno Stadio Olimpico). L'unico piano regolatore realizzato è di Enrico Del Debbio.

Nel 1936 e in seguito sino al 1941 Luigi Moretti, già autore della Accademia di scherma del Foro Mussolini elaborò, senza tuttavia mai realizzarli, dei progetti espansivi del Foro verso Tor di Quinto, inserendovi il piano urbanistico di Del Debbio già realizzato.

L'ingresso principale del Foro è a sud-est, in asse con il ponte Duca d'Aosta dove - su un ampio viale, interamente mosaicato a tessere bianche e nere - sorge un enorme obelisco di marmo di Carrara dell'altezza di 17,5 metri base esclusa, conosciuto come Stele Mussolini. L'impianto è decorato da statue, dono delle varie province d'Italia e perciò di autori diversi, che rappresentano le diverse attività sportive: ad esempio, la statua dedicata al tiro del giavellotto fu donata dalla provincia di Perugia, mentre quella dedicata al pallone col bracciale (o pallone a muro) si deve alla provincia di Forlì.

Nelle vicinanze dello Stadio Olimpico si trova il Palazzo della Farnesina, dal 1959 sede del Ministero degli Affari Esteri opera degli architetti vincitori del concorso: Enrico Del Debbio, Arnaldo Foschini, Vittorio Ballio Morpurgo. Il campo centrale del foro può ospitare 30.500 persone.